Il Corso di laurea magistrale in “Politica, Istituzioni e Mercato” assicura una ben equilibrata formazione multidisciplinare: politologica, economica, giuridica, storica e sociologica che consente di padroneggiare gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici, economici e sociali. Il percorso formativo consente la specializzazione nelle discipline delle scienze sociali, specializzazione che consente allo studente di acquisire le conoscenze indispensabili in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni pubbliche e private. Il percorso di studi, tramite anche opzioni tra insegnamenti di uno stesso settore disciplinare, offre una preparazione poliedrica che consente allo studente di cogliere molteplici opportunità.
La scelta fra due curricula nel secondo anno del corso consente, dopo l'acquisizione della base multidisciplinare, una maggiore specializzazione nelle discipline politologiche (curriculum Istituzioni e Politica), in quelle economiche (curriculum Istituzioni e Mercati). Seguendo il primo curriculum il laureato sarà in grado di operare quale consulente politico capace di fornire assistenza in primis a candidati e partiti, ma anche ad associazioni professionali e sindacali. Seguendo il secondo curriculum il laureato sarà in grado di operare nella valutazione delle politiche pubbliche rivolte al mercato e alle imprese e di analizzare i problemi posti dalle politiche di regolazione dell’attività economica e della tutela della concorrenza.
In generale il laureato avrà una solida base per affrontare i concorsi per funzionario delle Camere e delle Assemblee regionali, anche attraverso l’ulteriore stadio formativo offerto presso l’Università di Firenze dal Seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”. Lo studente viene preparato, inoltre, per affrontare i concorsi ai livelli più alti nelle amministrazioni statali e locali. La richiesta di queste figure professionali proviene sia da centri decisionali pubblici (enti governativi nazionali: amministrazioni pubbliche centrali, regionali e comunali; istituzioni europee e internazionali), sia direttamente dalle grandi aziende private in ragione dell’importanza dei servizi che offrono (le grandi aziende delle “utilities” pubbliche, o dei mercati finanziari) o delle commesse che possono aggiudicarsi (costruzioni di grandi infrastrutture nazionali ed estere), o – più direttamente – del loro ruolo che di fatto hanno sui mercati (necessità di interpretare le politiche pubbliche per le imprese medio grandi o multinazionali).
ULTIMO AGGIORNAMENTO
06.06.2023